venerdì 9 marzo 2007

A Venezia, 'giust' si scrive Joost?



Sono un po' meno arrabbiato. Sono riuscito, infatti, ad essere tra i pochi (80.000 a cicca e spanna, non vi dico il casino quando ci si trova al bar) che hanno ricevuto un invito per poter accedere alla fase finale della beta di Joost (grazie, nel mio caso, ad una vecchia conoscenza che, tra l'altro, mi sa che dica meno di quanto sappia).

Per quelli che non sanno di cosa si tratta e che non sono invidiosi (ma anche per gli altri, per i quali scrivo più volentieri questo post), a parte rimandarli sul sito ufficiale, proverò a spiegare perchè mi sono divertito, nella prima prova.



Essenzialmente si tratta di poter vedere la tv su Internet, on demand e in modo interattivo (come YouTube? noooo, smettetela di interrompere, ho appena iniziato, così non si finisce più).

Intanto, si parte con ottime referenze: ho letto qualche blog sull'argomento (sapete, per non riscrivervi cose che avete già letto) e per la storia del nome (che ora non significa nulla, ma prima ha fatto parlare di sè), dei suoi fondatori (Skype lo conosco e lo uso mentre, chiedo venia, non ho mai usato Kazaa...) vi rimando ad altre fonti (va beh, ovviamente esiste anche la solita voce della Wikipedia, che mi sembra colpevolmente fin troppo al corrente dello stato di avanzamento e delle tecnologie alla base di questo prodotto - P2PTV, XULRunner, strumento alla base anche di Firefox e, soprattutto, del player video Democracy, H.264/MPEG-4 AVC digital video codec, etc. etc. ).

I contenuti arrivano principalmente da network televisivi (ma non ci si può far mancare quelli degli utenti, che, però, sono prima visionati dallo staff, per verificarne il livello e cercare di ridurre problemi di copyright) e sono tutti autorizzati.

La qualità è molto elevata (non ancora da TV, ma ci stiamo avvicinando a grandi passettoni), su un altro pianeta rispetto a YouTube (anche in full screen).

La durata dei contenuti è di un altro ordine di grandezza, si arriva fino a film completi, che vi potete vedere quando vi pare (e, pare, circa il 90% dei contenuti saranno gratis).

Siccome lo scopo dichiarato è quello di "combinare il meglio della TV ed il meglio di Internet", sono previsti ulteriori livelli di interazione, tipici di Internet (es: che ne pensate di commentare via chat il video che state vedendo insieme ad un vostro amico? Ci sarebbe solo il problema di sincronizzare i due video, suppongo, ma non sono stato in grado di far prove in questo senso, nell'ultima beta).

Ho provato il client beta (versione 0.8.1 del 28 febb.) da casa, con una connessione flat a 4M (a consumo non è consigliabile: parte 1Gb di banda in 10 ore...), con Windows XP e il primo commento è: WOW!!!

Considerando (anche nel seguito), che si tratta di una beta, direi che allo stato attuale non sembra affatto male e gli annunci di uscita per maggio-giugno, sembrano realistici.

Iniziamo con la qualità del video. Se dovessi basarmi sulla breve descrizione della tecnologia P2PTV della solita Wikipedia dovrei aspettarmi una fluidità non perfetta. Sarò stato fortunato, ma in 2 ore di giri, tra formato windowed e full screen avrò visto massimo tre-quattro salti, nello stream (senza ridimensionare o spostare la finestra: se la ridimensionate, si vedono).

La risoluzione è, a mio parere, decisamente meglio in Joost a full screen che in YouTube a 425x350, anche se da YouTube prendiamo un filmato di una azienda del settore e non quello fatto dal vicino di casa. Al punto che non ha quasi nemmeno senso fare il confronto. I quadretti si vedono anche in formato windowed, ma, spesso, bisogna farci attenzione.

Se spostate appena il mouse, compaiono, in sovraimpressione, i controlli (widget) trasparenti. Sono leggibilissimi e lasciano anche vedere il programma. Se devo proprio trovare un difetto, (soprattutto quelli della sezione My Joost, che permette di far comparire i ticker delle news e la chat, per fare un esempio), occupano un po' troppo spazio, per i miei gusti.
Mi rendo conto, peraltro, che ci sono anche persone meno esperte e questo, certamente, è un prodotto rivolto anche a loro.

Solo una piccola digressione: le funzionalità per l'interattività, i rapporti sociali, condivisione e tutto il rimanente carburante marketing del Web 2.0, sono ancora piuttosto ridotti ed in fase embrionale: probabilmente il loro sviluppo costituirà l'attività principale dei prossimi mesi, insieme alla ricerca di nuovi contenuti (aiuterà avere a disposizione XULRunner?).

L'interfaccia mi è sembrata parecchio intuitiva, credo di aver trovato tutto quello che cercavo entro il secondo tentativo (eppure c'è un tizio che, a quanto pare, non ha visto l'icona che porta da full screen ad una finestra più piccola - la si vede quasi nella foto che apre il post - quindi non si finisce mai di migliorare, in questo senso).

Al momento, ho contato 38 canali, ognuno con qualche decina di programmi. Un post di 6 giorni fa ne riporta circa 27: o uno dei due non sa contare, o stanno aumentando in fretta.
E siamo solo alla beta e mancano ancora circa altri 3 mesi.

Qualcuno sostiene che siano un po' poveri: infatti manca un canale di fantascienza (ce n'è uno a cartoni animati, ma guardateveli voi).

O forse è che sono io che non lo trovo? In effetti la search interna potrebbe migliorare un poco: ora cerca solo sui titoli, se cercasse anche nelle descrizioni di canali e programmi potrebbe aiutare...

Non andrò avanti ancora sul mio primo test: se troverò novità o cose interessanti ve lo farò sapere.

Volevo solo chiudere con una considerazione.
Qualcuno ha accennato, seppur, ritengo, in modo provocatorio, alla fine di YouTube che, tra l'altro, sta affrontando problemi seri. Pare che le alleanze strategiche si stiano, almeno in parte, spostando da YouTube a Joost, in questo campo. Senza contare che sta nascendo una simile esperienza italiana, Babelgum (di cui, magari, parleremo se riuscirò a provare la beta anche di quella).

Non viene citato spesso, ma, per esempio, tra i discendenti di YouTube, a me piace molto Expert Village, che riporta video selezionati di istruttori in diverse materie (cerca cerca, in YouTube trovate anche informazioni più avanzate, ma sono molto meno strutturate e si perde un sacco di tempo).

E' evidente che il panorama di questo tipo di siti è destinato ad espandersi.

Certamente si dovranno spartire la torta, quindi potrebbero perdersi degli utenti. Ma i target indirizzati mi sembrano, al momento, parecchio diversi.
Certamente, se Joost non sarà disponibile anche all'interno del browser, potrebbe incontrare qualche difficoltà di diffusione (non ho notizie in questo senso, ma mi sembra che provi a fare il contrario, a integrare dentro di se le informazioni del Web).

Io ho il satellite, ma giro su YouTube perchè mi fornisce informazioni che non trovo altrove.
Ecco, direi che il concorrente diretto di Joost sono, piuttosto, i canali satellitari, che forniscono contenuti simili a quelli di Joost, ma solo sempre quando non sono in casa (e non provate a suggerirmi di andare a districarmi tra le scart dei vari apparecchi - ancora di meno provate a cercare di vendermi un top box con hard disk per registrarci sopra i film).

Pensierino per la sera
Integrare TV ed internet potrebbe abbattere le barriere generazionali tra la generazione di Internet (l'ultima, io ne sono già escluso) e quella televisiva (la mia).
Se ci fosse anche la possibilità di videogiocare, tutto sullo stesso sito, potremmo riuscire a fare filotto e ad estraniarci completamente dal mondo reale.
E tutto volontariamente, a differenza di quanto succedeva in Matrix.

Adesso vado a spaccare un po' di legna (in senso figurato, come reazione: non penserete mica che ne sia davvero capace, vero?).

Bye
    Depa

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao.
Si, molto bella la tecnologia ma, mi permetto, la tecnologia fine a se stessa mi lascia indifferente. Insomma, non ho letto nulla circa i contenuti.
Es. Se ci sono 28 canali che trasmettono il "Grande Fratello" o schifezze simili, la qualità potrà anche essere eccelsa, ma io cosa "apprendo". Ho già spento la tele (Quella generalista) due anni fa per questo motivo, i contenuti.

Magari sarebbe il caso di indagare circa il tipo di trasmissioni e la qualità.

Anonimo ha detto...

In attesa di sperimentare la p2ptv, benedico san youtube, che offre comunque una marea di contenuti interessanti (anche per tenere a bada un figlio curioso come il mio, per esempio, senza ricorrere allo zapping tv frenetico per dribblare wrestling e schifezze di ogni genere), e i bei giochi su pc (che costringono a quel minimo di competenza tecnica che mantiene consapevoli di quel che si fa, a differenza delle playstation , che mi sembrano addormentacervello).

ciao!
riu

Anonimo ha detto...

se ti avanza qualche invito... tieni presente che io non ho la televisione ma solo un collegamento flat a 4M

Depa ha detto...

Inizio a rispondervi, partendo dall'ultima.
Mi sono arrivate diverse richieste di invito (ho pubblicato solo quella di saba perchè l'ha buttata sullo struggente-ironico).
Ci tengo a dirvi che chi partecipa alla beta non ottiene subito inviti, ma gli forniscono, ogni tanto, un token (ovvero possibilità di invitare un amico), secondo principi non palesati. Qualunque principio applichino, io ho, al momento, 0 token (e mi sembra giusto, visto che il mio contributo al progetto è stato, al momento, solo questo post ed un file txt con appunti che conosco solo io).
Quando mi arriveranno, li distribuirò nell'ordine dell'arrivo delle richieste, dando priorità a chi conosco (ovvero: se uno che conosco me lo ha chiesto dopo uno che non conosco, mi spiace per quello che non conosco).
A prescindere dalle situazioni famigliari, psicologiche e struggenti.

Anche perchè, come ha scritto anonimo nel primo commento, a volte è meglio averla spenta, la tele: oltre a contribuire alla vostra salute mentale (come da conclusione del mio post), potreste pure annoiarvi.

E poi, lo sapete l'inglese? Perchè Joost è tutto in inglese, al momento.

Comunque, se proprio non sapete cosa fare la sera, non trovate un libro che vi soddisfi e volete proprio vedere qualcosa simil TV, ci sono YouTube, Expert Village, Sky (che trasmette quasi live il TG24), tutti i canali raggiungibili via Democracy e quant'altro riusciate a trovare.

In uno dei prossimi post cercherò di raccontarvi gli esiti di un confronto orizzontale che ho intenzione di eseguire tra questi modi di erogare contenuti video.

Rispondo ancora ad anonimo, che ho appena citato: io ho fornito numeri dei canali presenti e info tecnologiche (poche, per la verità), perchè volevo darvi il feeling. Questo blog parla di vita e informatica e del modo in cui si mischiano tra loro, secondo modalità più o meno sane.
Parla di come si possono utilizzare le tecnologie per il business o per il tempo libero.
Parla di evoluzioni sociali e tecnologiche.
Parla di informatica, comunque, non dei dettagli di come viene impiegata in qualche particolare sito. Che ne so se vi piace un programma o no? Se ci sono 38 canali e decine di programmi in ognuno, con calcolo ragionevolmente approssimato stiamo parlando di 500 programmi diversi. Volete un commento su ognuno? Compratevi una guida TV e a maggio-giugno, collegatevi e guardate voi stessi se ci sono programmi interessanti (secondo me, sì, comunque: ho riportato diversi link, se li seguiste trovereste, almeno, l'elenco di 27 dei 38 programmi).
Tra l'altro, mi aspetto che crescano ancora, in questi mesi.

Per finire, il commento di riuriuchiu mi sembra molto interessante.

A parte il non essere molto d'accordo sul fatto che sia meglio il PC della playstation, (sarà che quel minimo di competenza tecnica richiesta è veramente minimo e si traduce, solitamente, nel fatto che non funziona più qualcosa che prima funzionava: l'ho sempre visto come un fastidio, piuttosto che come un vantaggio - però curiosa posizione, è la prima volta che la sento), mi trovate assolutamente allineato su YouTube (nonostante sia necessario anche su quello un filtro per i bimbi), soprattutto per i diversi usi creativi che permette, come quello di sparargli sopra un video ed inglobarlo sul proprio sito/blog (riuriuchiu ne sa qualcosa, nella sua ricerca di comunicazione con diverse tecnologie e mezzi). In questo modo il carico e la banda in uscita se li gestisce qualcun altro e voi potete broadcastare voiself anche dal vostro sito, dai video personali ai corsi di formazione, a spettacoli di intrattenimento e via così, fin dove la vostra creatività riesce a portarvi. Interazione nei due sensi, non solo video subiti. Pubblicazione libera, non filtrata da editori vari.

Senza contare che, come dicevo anche nel post, la differenza tra le due piattaforme, i loro contenuti e le fonti degli stessi è talmente significativa che non li vedo come due concorrenti.

Anonimo ha detto...

sarebbe utile un invito (federicoferrari1990@libero.it)

Depa ha detto...

Mi sono accorto che molti entrano su questo articolo e non si sono accorti che ne ho postato uno più recente.