lunedì 28 maggio 2007

Pendolari


Non capisco, forse abbiamo forato.
Un meccanico è chino vicino alle ruote del locomotore, prima di rimontarle.
Un altro sta scuotendo la testa.
Ora guarda per terra.
Noi guardiamo verso il cielo, invece.

Quando inizia il caldo capita che un locomotore salti.
E' questione di fortuna e questa settimana siamo stati fortunati più di una volta.

Forse la ventola di raffreddamento della CPU non è sufficiente per raffreddare il motore?

Non si sa quanto potrà ritardare, ovviamente.
Non lo dicono fino ai primi 30 minuti.
Quando sono passati da un po' scrivono che il treno ritarderà di 30 minuti.

Inoltre rischio di entrare in crisi di astinenza: perchè i treni in Italia non hanno Internet come in Giappone?
Ah, già, aumenterebbe la necessità di dissipazione...

Si dice che Douglas Adams, l'autore della trilogia in 5 parti (Fondamentalmente innocuo era presentato come: 'un libro che da un senso completamente nuovo alla parola trilogia') della Guida Galattica per gli Autostoppisti scrivesse spesso in areoporto.
O era Terry Pratchett , il suo corrispondente nel mondo fantasy, autore del ciclo del Mondo Disco? (carina la H2G2, quasi la uso al posto della Wikipedia).

Hemingway era sempre in giro.
Noi grandi scrittori siamo tutti pendolari.
Prendete Dante, ad esempio: la Divina Commedia l'ha finita girando di tavola in tavola, - come sa di sale lo pane altrui -, anticipando di secoli i commentatori gastronomici.

Dove vado a parare? Continuate a leggere...



Non ho finito gli argomenti (vi piacerebbe...) e non ho neppure un finale a sorpresa.
Semplicemente la scorsa settimana lavorativa si è distinta per due viaggi allucinanti da far rivedere gli aggettivi ad Otto Klement ed Asimov e volevo che anche voi ne subiste gli effetti nefandi.

L'abstract, ovviamente, non era parte della cronaca, ma una rivisitazione psicologica.
O forse un riassunto logico.
Fate un po' voi...

Primo giorno:
  • in biglietteria non possono farmi il supplemento, perchè il computer non glie lo permette:
    'forse perchè il suo treno viene da Firenze e oggi hanno fatto sciopero, in Toscana...'
    'veramente viene da Venezia'
    'allora deve essere cambiato il materiale, da qui non possiamo farglielo, chieda al capotreno...'
  • primo capotreno: 'no, è solo che ci sono 3 carrozze che non hanno l'aria condizionata...' (il treno in questione è svizzero e non prevede che non funzioni l'aria condizionata: i finestrini sono sigillati, il calore è insopportabile)
  • Secondo capotreno: 'spostatevi alla 9, che là funziona' (in realtà anche la carrozza in questione seguiva gli standard dell'intero treno)
  • si parte... ci si ferma alla prima stazione... il locomotore tira gli ultimi, treno soppresso
  • aspettiamo quello successivo (ma quelli che dovevano raggiungere Ginevra? Saranno più fortunati, visto che il treno, secondo l'altoparlante, è soppresso da Milano a Domodossola? a Domo si trasferisce con il teletrasporto?)
Secondo giorno:
  • questa volta il biglietto ce lo fanno
  • ma il treno non vuole partire, almeno finchè non è passata un'ora e ci si sta per trasferire sul successivo (arriverà, stavolta?)
  • suspence: ci si ferma in mezzo alla campagna. Annuncio: 'questo treno subirà un ulteriore ritardo di 20 minuti perchè a non-mi-ricordo-più-dove-caspita-era si è rotto un locomotore e non si può passare'
  • secondo giorno alle 22:45, al posto che alle 20:30 (sono io che non so contare o 22:45-20:30 >> 1 ora + 20 minuti? Mi sono perso qualcosa?)
Poi vi chiedete perchè sono sempre arrabbiato.
Ci sarà la vita su altri pianeti, o solo ferrovie?

Bye
    Depa

Nessun commento: