martedì 13 novembre 2007

Osservando distaccatamente babeli mediatiche



Miro, osservo, imparo. Se sto in ascolto posso migliorare. Se sono aperto ai suggerimenti posso cambiare.
A volte, per ricominciare è necessario cambiare nome.

Su queste basi si presenta, pirandellianamente, il Fu Democracy Player. Nome cambiato, appunto, in Miro e proprio oggi esce dalla preview pubblica e rilascia la versione 1.0

Cambiamento non impressionante, ma significativo, al punto da indurmi a questo nuovo post dopo la stroncatura di qualche mese fa.

Due al prezzo di uno: già che siamo in argomento proviamo anche a chiederci dove sia finito il tanto annunciato Babelgum, presunto concorrente di origini italiche di Joost.

Chiedendoci sempre, se non sia meglio uscire a farsi un giro, al posto che stare davanti alla TV ed al PC contemporaneamente.
Ai tempi del mio precedente approfondimento, il tempo era clemente, invitante, i dubbi erano ridotti.

In questi giorni, invece, fa freddo e tira vento. Bisogna pure cercare di sopravvivere allo sciopero dei mezzi e cercare di tornare a casina nonostante la natura si opponga, con gli alberi che si immolano tranciando le linee del tram, finendo di mettere in ginocchio il traffico di una Milano che Milano non è, che sgomita per cercare di tornarsene sul lago, in campagna, ma anche appena fuori dalla tangenziale, ovunque purchè non in strada, ferma.

Anche davanti alla TV o al PC.

Anche i pochi che viaggiano con (uno stupendo) Le mie italiane di Pennac in una mano e la sbarra del tram nell'altra, non appena arrivati in scompartimento lo ripongono nella borsa del portatile e si mettono a parlare con notepad, per allacciare dialoghi lontani nel tempo e nello spazio, lontani dall'adesso, dall'odore di bruciato dei freni del treno.

Sperando che siano i freni del treno e non la ventola del PC rotta che sta abbrustolendo la CPU, intendo.
Scartando a priori la possibilità che a fumare sia il cervello, oramai ai minimi termini per il poco sforzo critico che ci viene lasciato.
Perchè, forse, scrivere un blog è un modo per sforzarsi di parlare e pensare e non subire solo le informazioni che ci vengono iniettate dritte nella memoria a medio-breve termine, giusto il tempo di ricordarci cosa comprare domani al supermercato, prima di svanire per lasciare il posto a ciò che certamente vorremo desiderare dopodomani.



Avete DAVVERO selezionato Leggi tutto?
Grazie mille, anche se, al vostro posto, me ne sarei andato altrove perchè l'abstract era, oggettivamente, un po' consunto, un po' già visto, piuttosto banale.

Forse pensavate che, come al solito, nel body avrei parlato d'altro.

No. Sfortuna. Stavolta si parla davvero di recensioni di player. Noioso e banale (mica posso scrivere sette pagine di roba dense come una tazza di cioccolata tutte le volte), per questo sono riuscito a pubblicarlo a pochi giorni dal post precedente, rovinandomi la recente media di 1 post al mese.

E cercheremo pure di lasciare i lamentosi pianti su noi stessi e le paranoie sull'essere controllati fuori da questo approfondimento. Se vogliamo pensare, pensiamo, non è vero che non siamo liberi di farlo, e dovremmo anche iniziare a riconoscere il trucco.
Dovremmo sapere che i consigli della regia ci porteranno inevitabilmente a volere qualcosa che non ci passava neppure per la mente fino a qualche secondo fa.
Tra i diversi modi di uscirne, se è almeno in parte ancora vero che chiodo scaccia chiodo, possiamo provare a girarci, giocare coi figli, prendere un libro, girare per Internet, fare del sesso, vivere con le persone che amiamo, chiamare un amico, cercare Dio, fare una camminata in montagna, etc. etc.

E' veramente difficile la scelta tra essere cintura nera sulle puntate dell'ultima serie del Dr. House e cercare di migliorare la propria vita?

Se trovate che sia complicato riuscirci, meglio che lasciate subito questo post, perchè siete già conciati abbastanza male per conto vostro, ma se pensate di poter stare senza TV per una settimana senza gravi effetti collaterali, ok, andate avanti, parleremo di questa cosa di cui potete fare a meno e su cui, quindi, potete ancora fare delle scelte.

Visto che si tratta di un argomento interessante, ma neanche troppo, vediamo di chiuderlo in due parole.

Finalmente:
- hanno aggiunto permalink: si può scaricare un video, ma lo si può anche vedere, intanto che si scarica (dal sito originale, via browser, non ancora in Miro stesso)
- i filmati ripartono da dove avevate smesso di guardare (io lo trovo comodo)
- le ricerche non sono più così lente e la possibilità di estendere la lista dei siti su cui cercare è interessante (come il tentativo,

che non riesce spesso, peraltro, di catturare i video anche da siti non noti)
- non rischiate più il blocco del download se, intanto che scarica, potete girare tra gli altri canali ed impostare delle ricerche
- cancellazione dei download in sospeso e memo di download in corso quando si esce (ma ci voleva tanto?)
- presenza di canali in HD (bella risoluz... ah, già, ma l'ho downloadato, non è in stream...)

Problemi:
- ancora non legge/scarica da expertvillage (se non, ovviamente, per quei video che ExpertVillage trasmette anche via YouTube)
- paginazione risultati ricerche mancante: potete vedere un max di circa 20 risultati, anche se ce ne sono centinaia.
- appena installato parte con un tocco (unità di misura tecnica, corrispondente a 15,4 badilate irlandesi) di download predefiniti (a meno che non li abbia ripresi da una non completa deinstallazione di Democracy Player)

Inizia a diventare un tool da downloadare o, almeno, da tenere sotto controllo.

Da segnalare, en-passant, il tentativo di spingere gli utenti a realizzare la propria TV.

Un invito alla non passività, come il mio, o semplicemente una spinta a creare contenuti gratuiti? Comunque sia, interessante, quindi giocateci.

Su Babelgum, invece, c'è ancora meno da dire:
- sembra la copia di Joost, con piccole differenze grafiche (il telecomando è l'unica invenzione nella GUI, ma ha veramente poche funzionalità)
- ancora pochi (quasi nulli) i gadget
- ancora troppo pochi canali
- video di qualità, a prima vista, leggermente inferiore a quella di Joost (soprattutto a full screen)
- molto veloce lo spostamento (rewind, fast forward) all'interno del filmato che si sta visualizzando.

C'è ancora un bel po' di strada da fare, a quanto sembra e, nonostante sia italiano, c'è ben poco di italiano.

Ci sarebbe Vcast, se oltre a Mediaset non lo spengono anche gli altri, ma già come superamento della TV, con il videoregistratore. Che, se non altro, mostra fantasia nell'interpretazione limite delle licenze.

Bye
    Depa

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