giovedì 15 febbraio 2007

Si inizia

"Non è un libro" - si ripeteva il Depa - "non devi venderne decine di migliaia di copie, non è importante come lo inizi."

Ma che lo scrivo a fare? Per farmi leggere, ovviamente.
Altrimenti avrei disabilitato gli accessi a tutti tranne a chi scrive il blog.

Che poi sarebbe come ricondursi ad una specie di Intranet o, visto che sarei il solo editor, al diario personale, quello che si scriveva una volta (c'è ancora chi lo scrive? fatemi sapere) con procedure di autorizzazione implementate da un lucchetto.


"Non è un libro" - si ripeteva il Depa - "non devi venderne decine di migliaia di copie, non è importante come lo inizi."

Ma che lo scrivo a fare? Per farmi leggere, ovviamente.
Altrimenti avrei disabilitato gli accessi a tutti tranne a chi scrive il blog.

Che poi sarebbe come ricondursi ad una specie di Intranet o, visto che sarei il solo editor, al diario personale, quello che si scriveva una volta (c'è ancora chi lo scrive? fatemi sapere) con procedure di autorizzazione implementate da un lucchetto.
Uno di quei diari in cui riportare cosa era successo nella giornata e a cui confidare le proprie speranze e paure (un po' alla piccola Katy che, però, il lucchetto, secondo le testimonianze giunte fino a noi, non lo usava).

Invece ho lasciato libera la lettura, quindi è evidente che voglio farmi leggere.

Quindi sarebbe meglio iniziare in un modo memorabile, come avrebbero fatto Dante o Manzoni.

Ma è solo un blog, no? Sarebbe un po' esagerato, sarebbe pretendere di confrontare un banner pubblicitario con la Gioconda e usare la parola creativo, come purtroppo ho sentito fare, con atteggiamento da artista, da alcuni Web designer.

In realtà ho sempre creduto che qualunque cosa si faccia vada fatta bene (ed è grave che non sia in grado di dire se dipenda dall'educazione o da un retaggio di una vecchia pubblicità di deodoranti con Adriano Panatta).

Le croste dipinte nel tempo sono molto maggiori delle opere d'arte e la differenza tra artista ed hobbista la fa la qualità, che sta nel talento, ma anche nell'impegno.

Forse, Manzoni e Dante, se fossero vissuti in questo tempo, avrebbero scritto (anche) un blog. E, tra gli oltre 57 milioni di blog esistenti ad oggi, sarebbero riusciti a stare in testa alle classifiche di Technorati e simili (Manzoni, che pensava continuamente ai suoi 20 lettori, sarebbe stato molto interessato a rating di questo tipo). Ovviamente, per essere letti, avrebbero dovuto rilavare i panni in Arno, essere un po' più vivaci, un po' più brevi (avete presente Dolenti declinare in Diario Minimo di Eco? Ho sentito dei no: consiglio di colmare la lacuna, perchè anche se un po' datato in alcuni punti, vale la pena, se non altro per non fraintendere cosa sto dicendo... A proposito, Eco tiene un blog? In che posizione è?)

Quindi, dovrei cercare di iniziare bene fin da subito.
Quindi sarebbe tutto da rifare, perchè l'inizio non è un gran che e vi starete già annoiando.

Non tornerete più?
Neppure se le prossime volte vi parlo di Intelligenza Artificiale (beh, magari partiamo light, dall'AIML - Artificial Intelligence Markup Language - prima di arrivare a Cyc e all'nlp) o di architetture SOA? Neppure se prometto di smettere di aprire e chiudere parentesi come se stessi programmando in Lisp, che non si capisce nulla, quando si legge?

Neppure se prometto di non mentire più?

Affari vostri.

Bye

    Depa

P.S.: questo blog ha i commenti moderati, per ridurre le possibilità di spam blog e perchè non mi piacerebbe che leggeste cosa mia moglie pensa di questo post.

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