giovedì 20 dicembre 2007

Wanted



Lo cercano, lo braccano.

Me lo vedo, affannato a scappare e a nascondersi, al polo. Magari latitante a casa d'altri (probabilmente nella fortezza di ghiaccio di Superman, vicino di casa).

Sarà difficile che lo prendano: bimbi di tutto il mondo hanno provato a stare alzati la sera per coglierlo sul fatto mentre scendeva dal camino e non ci sono riusciti. E i bambini sono testardi, lo sapete.

Nonostante l'evidenza dei doni che arrivano ogni anno in tempo c'è chi inizia (si fa per dire: sono anni che su Internet gira questo testo ignomignoso, sia via e-mail che su post che, pur non spacciandola come farina del proprio sacco, non facevano nulla per evidenziare il lavoro di copiatura) a porre il tarlo del dubbio: Babbo Natale non esiste, e se esisteva è morto.
La cosiddetta dimostrazione si basa sui seguenti macro-punti:
1. difficoltà di reperire renne volanti
2. Carico di lavoro e velocità relativa sproporzionati
3. La massa da spostare, la velocità richiesta e l'attrito vaporizzerebbero mandrie di renne e conducente

Che il testo faccia acqua da tutte le parti è già accennato nel paragrafo di critica della voce riportata della Nonciclopedia, ma sembra fondamentale affrontare la questione seriamente e più approfonditamente, perchè non è accettabile che si possa trattare così una persona anziana, che non fa altro che il suo lavoro e non disturba neppure.
Vorrei vedere come ci rimarreste voi, se qualcuno dicesse che non esistete solo perchè sul mio blog non vedo gli hits.
E finchè non vi vedo, sono autorizzato a pensare che il mondo sia popolato da una ventina di persone.



Nessuna specie conosciuta di renna può volare, d'accordo.
Ma possiamo dire che conosciamo le renne di Babbo Natale? Qualcuno ha delle foto? No, ovviamente, e non perchè si sono vaporizzate, (ci torniamo dopo), ma solo perchè stiamo parlando di professionisti, che non si fanno beccare così facilmente.

I calcoli sui tempi a disposizione per le diverse azioni richieste a Babbo Natale non li ho controllati, ma mi sembrano plausibili.
Sappiamo, peraltro, che, per chi si avvicina alla velocità della luce, il tempo si dilata. Il suo minuto sarà lunghissimo, rapportato ai nostri, ma per lui resterà sempre un minuto. Quindi la relatività sembra non essere adatta per spiegare il tutto: Babbo Natale potrebbe sì spostarsi velocemente da un posto all'altro, ma avrebbe molto meno (del suo) tempo (rispetto al nostro) a disposizione per le diverse azioni, se andasse sempre alla velocità della luce.

La soluzione si potrebbe ottenere per simmetria, però: se un essere andasse così lento, ma così lento, che potesse considerare la nostra velocità paragonabile a quella della luce, beh, ...nessuno lo ha mai provato..., ma niente di più facile che possa vedere una contrazione del tempo, al posto che dilatazione.

Il che non entra in contraddizione con la necessità di spostarsi super-velocemente da un punto all'altro: cosa c'è di meglio, dopo una bella corsa, per riposarsi un momento, che fermarsi ed andare così piano che non si può neppure immaginare quanto sia piano? Andando ad una velocità che sarebbe da moviola anche per Achille nella parte finale della gara contro la Tartaruga, potrebbe riuscire a fare tutte quelle cose, con calma, in un nostro millisecondo (non ho fatto i conti, ho buttato lì un numero, giusto per capirsi).

A nessuno sarà sfuggito che non conviene andare così piano: si riuscirebbero, paradossalmente, a fare un sacco di cose, ma si invecchierebbe in pochissimo tempo, ovvero, esattamente il contrario di chi va alla velocità della luce, che non invecchia rispetto a chi sta in coda in tangenziale (a proposito, non lamentatevi più, pensate a questo lato positivo...).

Come fa a non invecchiare di botto, Babbo Natale? Beh, facile, no? La velocità calcolata che le renne dovrebbero tenere secondo la presunta dimostrazione è ancora troppo bassa rispetto a quella della luce, ma si tratta di un calcolo della velocità minima che dovrebbero mantenere. Ma potrebbero pure andare più veloci, no? Chi glie lo vieta? E quando va così veloce, recupera il tempo perso.

Quindi, ricapitoliamo fino a qui: Babbo Natale si sposta a velocità vicina a quella della luce tra una casa e l'altra, poi rallenta di botto per fare tutte le operazioni necessarie nelle case. Le due velocità estreme (meno dello 0 assoluto e velocità della luce) si bilanciano completamente e Babbo Natale non invecchia troppo in fretta.
Il fatto che sia vecchio, comunque, fa pensare che tenda ad andare più verso il piano che verso il veloce; quindi cerca di godersela un po', di mangiarsi tutti i doni dei bambini, quindi ingrassa; torna tutto, no?

Ora: il calcolo del peso del carico e del numero delle renne della dimostrazione sembra un po' forzato e basato su ipotesi non immediatamente condivisibili. Infatti:
  • è noto che le renne di Babbo Natale sono effettivamente 8 (non 9 come ipotizza il testo ad un certo punto, ma solo 8: la slitta sarebbe sbilanciata con un numero di renne dispari), tanto che ne sappiamo pure i nomi: Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder, Blitzen. [Questo implica una sorta di avvistamento o una fuga di notizie: credo da parte di qualche elfo, ma non insisterei troppo su questa storia delle fonti, non vorrei spaventare i nostri informatori, che talvolta vengono usati anche per cancellare qualche marachella dal registro di Babbo Natale, per riuscire ad essere tra i buoni, ogni tanto]
  • questo porta a dire che il calcolo del peso, pur corretto a prima vista, debba essere in qualche modo "pesato" (matematicamente parlando e scusate il gioco di parole assolutamente cercato) in modo diverso
  • il tutto è anche indotto da un'altra considerazione banale: la scatola di Lego cui si fa riferimento, del peso di 1Kg, ha anche una dimensione di qualche decina di centimetri per lato. Non conosco le misure esatte, ma è evidente che, prima del problema del peso, bisognerebbe considerare il problema dell'ingombro e quello di non far cadere questi pacchi fuori dalla slitta.
  • eppure questi regali arrivano, quindi non cadono dalla slitta e neppure caricano di un peso così elevato le renne
  • tanto più che, nell'ipotesi sopra riportata di velocità vicine a quella della luce, mentre il tempo si restringe, la massa aumenta e basta un peso infinitesimo a velocità normale, per avere un peso infinito a velocità della luce (cosa che, secondo alcuni, creerebbe un'inerzia così elevata da rallentare la massa quel tanto da non farla arrivare mai alla velocità della luce; e, infatti, il fotone non ha massa, etc. etc.)
Date tutte queste premesse, basta cercare un modo per trasportare una massa così enorme in modo molto semplice. Il che ci fa venire in mente immediatamente almeno due soluzioni (non possiamo escludere che ce ne siano altre, ma di queste abbiamo ampia documentazione, scritta e filmata, alla faccia del CICAP):
  • la borsa di Mary Poppins
  • le tasche di Eta Beta
Non credo che sia possibile discutere: sappiamo bene tutti che entrambe queste soluzioni permettono di trasportare senza alcuna difficoltà quantità enormi di oggetti. Evidentemente, per affinità, sarei per sostenere l'ipotesi che il sacco di Babbo Natale si avvicini più alla borsa di Mary Poppins, che alle tasche di Eta Beta. Inutile, in questa sede, scendere in spiegazioni scientifiche oramai di pubblico dominio (dimensioni parallele, l'altro lato del buco nero, etc. etc.) e che potrebbero, semmai, essere oggetto di altri approfondimenti.

Quindi: il carico apparente è quello riportato dalla dimostrazione, ma quello effettivo è molto inferiore, stimabile, a occhio, intorno ai 20Kg massimo.

Il che ci permetterebbe di avere ancora dei dubbi sulla possibilità di avvicinarci alla velocità della luce. Senza contare che, ben prima di quella velocità, le renne si dovrebbero vaporizzare comunque.

Se non fosse per un fatto banale, che sembra sfuggire agli autori dell'abominevole trattato: dove vive Babbo Natale? Al polo. E cosa vive al polo? le foche (anche altri animali, ma ci servono le foche, ora). E cosa si estrae dalle foche? Il grasso di foca. Ovvio: è una delle cose più adatte per ridurre l'attrito, molto molto usato da chiunque viaggi a velocità della luce, per ridurre significativamente i rischi di vaporizzazione. Non basta. Cosa succede quando stai per vaporizzarti? Cresce enormemente la temperatura. Proprio qui vi volevo: perchè credete che parta dal polo, con tutti quei ghiacci e quel freddo?
Non basta ancora. Come ridurre la crescita della massa ad altissima velocità? Non si riduce, quello che resta dell'effetto vaporizzazione, che aumenta con la velocità, riduce la massa che pure aumenta con la velocità, mantenendo stabile il sistema e dando torto a chi fa quei ragionamenti errati che ho riportato sopra riguardanti l'inerzia che cresce al crescere della velocità: quindi, si arriva alla velocità della luce con la stessa massa con cui si era partiti.

Il Presidente (ma sì che ve lo ricordate, è proprio quello citato in un precedente post) che per primo, pur in disaccordo con la dimostrazione medesima, mi ha girato la dimostrazione della non esistenza di Babbo Natale, mi ha fatto notare che - cito - l'iconografia natalizia relativa alla partenza e durante la parte visibile del volo (in effetti occhio umano non può percepire oggetti volanti prossimi alla velocità della luce) vengano emesse scie di stelline, per lo più dai pattini e dagli zoccoli delle renne. Questi in effetti toccando suolo potrebbero avere perso parte della protezione del grasso di foca. Le stelline sembrerebbero essere massa vaporizzata, nota angli esperti come plasma ionizzato, da cui la loro luminescenza.

Spero di essere stato abbastanza chiaro, nonostante l'evidente complessità degli argomenti trattati.

Fossi in voi (quelli sobri, intendo), prima di chiudere sarei indotto ad una o tutte le seguenti osservazioni:
  • il pusher del Depa fornisce roba proprio buona
  • per scrivere tutta quella roba bisogna averne, di tempo da buttare, la prossima volta che si lamenta di essere pieno di lavoro...
  • si potrebbe sprecare inutilmente tempo in almeno una decina di modi più interessanti, compresa la catalogazione delle malattie dei lombrichi
  • il Depa fa parte dell'ufficio stampa di Babbo Natale e il pezzo lo ha scritto con cognizione di causa (che sia proprio lui l'elfo informatore?)
  • oramai tutte quelle ore sveglio al computer stanno facendo il loro effetto, la va a pochi...
  • il Depa avrebbe fatto meglio a fare l'avvocato, al posto che l'ingegnere (sia per le capacità di difesa che per la scarsità di competenze tecnico/scientifiche)
  • tutto quel tempo perso per scrivere un sacco di cavolate: è evidente che non c'è bisogno di ricorrere alla teoria della relatività per spiegare il tutto, quando è sotto gli occhi di chiunque il fatto (perchè di fatto si tratta) che:
    • di Babbo Natale c'è n'è più di uno
    • pur essendo in tanti, partono pure prima del tempo
    • non sono invisibili, nè super-veloci, anche se sono molto furbi: si fanno passare per addobbi natalizi che ricordano (con ironia, pure, pensate all'umorismo dietro questa palese presa in giro!!) Babbo Natale (a volte anche in cordata, a sottolineare ancora più il loro spregio alla nostra intelligenza) calati giù dai balconi e dai tetti
  • non si può conoscere nulla e possiamo solo sapere di non sapere, etc. etc.
  • ...
Vi risparmio il resto, siamo quasi sotto Natale, siamo tutti un po' più buoni.

Resto, comunque, a disposizione per eventuali approfondimenti, non lasciatevi ingannare da falsi ragionamenti: Babbo Natale è vivo e sta bene.

Bye
    Depa
P.S.: Potrei prendere un Nobel per i contenuti scientifici di questo post, ma non fatene troppa pubblicità, ve ne prego, perchè nel periodo in cui consegnano i Nobel avrei intenzione di andare in ferie.

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